Per il nostro Paese ed in particolare per il settore del lavoro sembra che ci siano delle buone notizie: l’Amsia Motors sta pensando di investire in Italia. Questo potrebbe portare ad un decisivo cambiamento, soprattutto nel Meridione, dove ormai regna una forte crisi economica: basti pensare alla regione Campania ed all’azienda IRIS BUS IVECO (situata nella Valle Ufita dell’Appennino Campano), che rischia di licenziare più di 700 lavoratori in seguito alla decisione di Fiat Industrial di chiudere i battenti.
Amsia Motors
Amsia Motors: La fine del degrado
A primo impatto questa notizia delle famiglie destinate alla disoccupazione fa rabbrividire ma, se pensiamo al nuovo progetto AMSIA Motors forse un’ancora di salvezza c’è. Effettuando questo cambio di gestione, innanzitutto si assisterebbe ad un miglioramento dei macchinari (i quali con IRIS BUS IVECO risalgono al 1974) rendendoli idonei ad una moderna industria che ha come obiettivo quello di produrre motore elettrici, secondo degli standard che rispettano la tutela dell’ambiente ma soprattutto la salute dei lavoratori.
Chiaramente però, si tratta di un grande passo che l’Italia deve valutare attentamente, non solo dal punto di vista dei conti in tasca ma anche per quanto riguarda il ruolo che i sindacati dovrebbero avere nei confronti dei lavoratori.
I molteplici vantaggi del cambiamento:
Tutti i futuri disoccupati verrebbero assunti in maniera immediata e grazie ad un ampliamento, si cercheranno nuove figure: dai 3000 ai 5000 dipendenti.
L’altro aspetto positivo riguarda in generale la possibilità di inserire nel nostro Paese una nuova azienda che lavora con soluzioni efficaci, attrezzature idonee e tanto altro ancora: sarebbe come aprire una nuova pagina nel libro dell’innovazione italiana.
Urge un cambiamento e se non ci si mobilita ora, si prevedono grossi danni a tantissime famiglie del sud.
Secondo Donato Arcieri, il consulente delegato da Amsia Motors è un’occasione da cogliere al volo. Egli infatti afferma: “perché lo Stato italiano dovrebbe rinunciare ad una straordinaria opportunità che giunge tra l’altro in un momento drammatico per l’economia internazionale che sta trascinando a picco anche l’Italia? Tra l’altro, gli azionisti saranno 50% Italia e 50% Cina, segno di assoluta buona fede e del fatto che si tratta di un vero, autentico rilancio del lavoro e dell’economia per mezzo di una partnership trasparente. Inoltre stiamo parlando di un’azienda altamente tecnologica che interpreta in senso concreto la trasformazione della tecnologia che inquina in una risorsa interamente e veramente verde. Ciò significa che potremo portare l’Italia ad essere in tempi brevissimi artefice della concretizzazione di un sogno che tutti gli abitanti della terra hanno oggi in comune: una civiltà verde e rispettosa dell’Uomo e del suo Ambiente”.
Pertanto, è bene sottolineare che Amsia Motors prevede un ciclo produttivo costituito dalla realizzazione di tantissimi prodotti (oltre agli Autobus elettrici di tecnologia Amsia Motors) che non sono inquinanti per la tutela dei suoi lavoratori ma allo stesso tempo rientrano nei canoni di un mercato mondiale che ormai punta sul risparmio energetico e sull’abbattimento degli scarichi dell’anidride carbonica.
Sarà la volta buona per il Mezzogiorno d’Italia e per l’economia gestita spesso in malo modo a discapito dello status sociale medio?